Anche la carne, alimento pregiato e presente su tutte le tavole del mondo, così come molti altri cibi, può essere preparato in diversi modi. A tal riguardo, quali sono le principali tipologie di cottura della carne? Come cucinare la carne? Quali accorgimenti è bene prendere? Quali carni sono adatte a specifiche cotture?
Sono solo alcune delle tante domande che affronteremo all’interno della nostra guida completa, focalizzata a tutto tondo sui principali sistemi per cuocere questo alimento fondamentale per un’equilibrata alimentazione. Contrariamente da quanto si pensi, cuocere la carne è un processo che, con le dovute accortezze, può essere portato a termine da chiunque. È tuttavia importante seguire alcune regole, onde evitare di ottenere una carne troppo cotta, quindi rovinata, o troppo cruda, quindi immangiabile.
Cottura carne alla griglia
La cottura della carne alla griglia rappresenta una delle tipologie più conosciute ed utilizzate. Prima di mettere la carne sulla griglia, qualora fosse congelata o in frigo, è bene attendere alcune ore, così da farla scongelare con gradualità. Altro accorgimento importante, è quello di asciugare la carne da liquidi in eccesso, tenendola ben asciutta prima di posizionarla sulla griglia.
La stessa griglia può essere di diverse tipologie, ossia a legna, a carbone, a gas e così via. È inoltre possibile spennellare la carne con dell’olio, così da permettere la creazione della tipica crosta di cottura. Quanto al posizionamento sulla griglia, è invece opportuno posizionare la carne non troppo vicina, così da permettere una circolazione omogenea del calore. Le principali tecniche di cottura alla griglia, tramite barbecue, sono:
- cottura diretta: in questo caso la carne viene cotta direttamente sulla brace. I tempi sono solitamente rapidi e permettono di creare la tipica crosta di cottura.
- cottura indiretta: in questo caso la carne viene cotta lasciando la fonte di calore sui lati, spostando la carbonella, il legno, o accendendo le fiamme laterali. Processo più lento, adatto per cosce di pollo o carni simili.
Cottura carne al forno
La cottura al forno rappresenta una delle cotture più semplici da effettuare. Una volta adagiata la carne all’interno di una pentola, preferibilmente antiaderente, o accuratamente oliata leggermente in precedenza, sarà possibile inserire il tutto nel forno e impostare la temperatura. La stessa andrà modulata sulla base della tipologia di carne da dover cuocere e sull’altezza di taglio della stessa.
Cottura carne in padella
La cottura della carne in padella viene considerato uno dei sistemi di cottura più rapidi. È in questo caso opportuno tenere a mente alcuni accorgimenti importanti, onde evitare di commettere errori. Prima di adagiare la carne sulla padella, è bene far riscaldare la stessa, portandola alla giusta temperatura. In questo caso, è fondamentale non far troppo arroventare la superficie, così da non far bruciare immediatamente la parte esterna della carne, senza riuscire a cuocerla internamente. È inoltre opportuno non inserire troppa carne, così da permettere una cottura omogenea.
A quanti gradi cuocere la carne?
Arrivati a questo punto, è bene approfondire alcuni dei principali punti di cottura della carne. Oltre alla tradizionale e tipica cottura media, o cottura al sangue, è possibile individuare numerose altre tipologie intermedie. Eccole nel dettaglio:
- Blue: richiede una temperatura da un minimo di 45 ad un massimo di 48 gradi. Permette di cuocere leggermente la carne.
- Al sangue: richiede una temperatura da un minimo di 50 ad un massimo di 52 gradi.
- Cottura media: richiede una temperatura attorno ai 55 gradi.
- Cottura al punto: richiede una temperatura attorno ai 58 – 60 gradi. In questo caso, anche la parte interna inizia a scurirsi, ed il sangue tende ad asciugarsi.
- Ben cotta: richiede una temperatura superiore o uguale si 62 gradi. Garantisce la pastorizzazione, permettendo di mangiare la carne in totale tranquillità.